Autore: Serena Chiarella

An empty wall is an empty population: la riqualificazione urbana come azione di sensibilizzazione sociale

Giunto nel pieno della terza edizione, il festival Urban art field (UAF), organizzato e promosso da Alternative Karming A.P.S., continua a perseguire i sei principi che da sempre hanno guidato la sua realizzazione.

Tra questi si pone la riqualificazione degli spazi urbani, siano essi ambienti degradati e pertanto necessitanti di un intervento di riqualifica, oppure luoghi dotati di una certa rilevanza pubblica.

Forme e colori offrono un volto nuovo a mura di edifici o ad arredi urbani, rendendo non soltanto le grandi città, ma anche – e per il UAF soprattutto – i piccoli centri urbani meno grigi e atoni. Le opere di arte urbana si installano come qualcosa che “rompe” con il contesto in cui si inseriscono, un’eccezionalità da poter osservare, su cui poter discutere e offrire le proprie interpretazioni e sensazioni.

Il singolo luogo viene così arricchito di contenuti e significati nuovi che acquisiscono una certa rilevanza per la comunità.

Quest’ultima osservazione si lega al secondo obiettivo cardine del UAF, vale a dire la sensibilizzazione della cittadinanza ai grandi temi contemporanei.  A ben guardare, infatti, le opere d’arte urbana

“non hanno però un valore esclusivamente estetico. Sono anche, o forse innanzitutto, specchio e commento dell’attualità”.

Marco Imarisio, Le strade parlano, Rizzoli

Gli obiettivi del festival Urbna art field

Migranti climatici

In effetti, tutte le edizioni del festival UAF si sono incentrate su un particolare tema di estrema rilevanza nello scenario contemporaneo.

La tematica centrale che guidò la prima edizione del festival Mani sporche fu la lotta contro ogni forma di criminalità organizzata, con la realizzazione del principale intervento artistico sulle mura della biblioteca di Chivasso, da sempre contenitore di conoscenza e ora simbolo del contrasto alle ingiustizie.

Alla base della seconda edizione Muro contro muro si pose l’abolizione di ogni forma di barriera discriminatoria. Il muro, emblema della separazione, può essere inteso e utilizzato anche come veicolo e simbolo di messaggi radicalmente opposti.

L’edizione attuale acquisisce un respiro ampio, allineandosi con la grande sfida globale dei 17 punti per uno sviluppo sostenibile in ambito sociale, economico ed ecologico. La realizzazione delle 17 opere murarie dislocate in altrettanti luoghi mira a diffondere il messaggio, l’urgenza e l’impegno dei Global Goals.

Tutti questi temi vengono tradotti in un linguaggio artistico e visivo capace di restituire immagini intrise di significati e di arricchire il tessuto urbano di messaggi importanti per la comunità.

A quest’ultima sono infatti dedicati gli interventi che diventano simbolo nonché voce della stessa. Ogni comunità ha qualcosa da esprimere: preoccupazioni, incertezze, difficoltà, vittorie, conquiste… Gli interventi artistici possono ergersi come indiscutibili simboli di questo qualcosa. Arricchire i contesti urbani con opere d’arte è un valido mezzo per dar voce alla comunità.

“An empty wall is an empty population”

ULTIMO INTERVENTO

vesod-respira

Nice and the Fox - Growing each other - GOAL 4 - Istruzione di qualità

L’opera, realizzata sulla parete esterna dell’Istituto Comprensivo del Comune di Brusasco, si rivolge ai più piccoli e ha l’intento di illustrare l’importanza del rientro a scuola e della didattica in presenza.

Vieni a trovarci sul nostro canale YouTube!

Guarda tutti i video degli interventi e le nostre playlist dedicate alla street art Italiana.

Pin It on Pinterest

Share This